sabato 14 aprile 2018

Bayahibe (Repubblica Dominicana) - Febbraio 2018



DIARIO DI VIAGGIO:

Conoscete Bayahibe?
Si tratta di un villaggio di pescatori, diventato località turistica grazie al suo mare cristallino e il clima tropicale tipico dei Caraibi.
Atterriamo all'aeroporto di Las Americas e dopo un'ora e mezza siamo arrivati al nostro villaggio, il Viva Wyndham Dominicus Beach. 


Giorno 1: dopo tante ore di volo finalmente lasciamo i nostri bagagli in camera, ci riposiamo qualche minuto, facciamo un giro per prendere confidenza con il villaggio ed è già ora di cena, purtroppo il tempo non è dei migliori, infatti il cielo ci accoglie con la pioggia, e così sarà anche per gli altri giorni a venire (almeno 1-2 ore al giorno di pioggia alternate a sole a catinelle 😔).

Areoporto Las Americas
Giorni 2-3: pioggia a parte, riusciamo a goderci qualche attimo di relax nella bellissima spiaggia antistante all'albergo, anche perché quando esce il sole picchia tantissimo. Fortunatamente al Viva Dominicus non ci si annoia mai, gli animatori offrono svariate attività, a partire dal mattino e fino a sera tardi. 
Il Viva Dominicus è un villaggio all inclusive dove si può bere e mangiare praticamente a qualsiasi ora del giorno e della notte. C'è perfino una pizzeria aperta dalle h 19 fino alle h 7 del mattino, considerato che siamo all'estero la pizza è del tutto rispettabile. Ci sono inoltre dei ristoranti (oltre quello a buffet) inclusi nel prezzo ma che comunque vanno prenotati con anticipo, noi ad esempio prenotiamo subito il ristorante messicano e quello mediterraneo (La Roca).

Garden Bungalow
La nostra camera
Piscina del Viva Dominicus
Giardino curato del Viva Dominicus
Animatori del Viva Dominicus
Fuori dal villaggio è pieno di negozietti dove vendono souvenir, tele dipinte a mano davvero stupende, c'è persino un mini market. I dominicani sono molto rispettosi dei turisti, se ti incontrano per strada ti chiedono di entrare nel loro negozio ma non ti stanno addosso (come purtroppo accade in altri paesi), quindi non abbiate paura ad esplorare i dintorni.


Qui fuori c'è anche Mariposa Tours che propone delle bellissime escursioni. Poiché i proprietari sono italiani e le recensioni sono più che positive, prenotiamo con loro due escursioni: Saona Canto de la Playa e Safari Adventure. Potete pagare le escursioni sia in Euro che in Pesos Dominicani. (1€ sono circa 60 pesos).

Due collaboratori di Mariposa Tour
Tornando in albergo, prima di cena, purtroppo mia figlia Giada e la sua amichetta Serena cominciano ad accusare i primi segnali di malessere: influenza intestinale che poi avrò anch'io per tutto il resto della settimana... 😓

Giorno 4: Oggi abbiamo la prima escursione all'isola di Saona, nonostante il mal di pancia, butto giù due imodium e decido di godermi la giornata al mare, non sono venuta fin qui per stare chiusa tutto il tempo nel villaggio.
Anche oggi pioggia e sole si rincorrono, partiamo al mattino presto con la barca veloce e arriviamo alle piscine naturali. Avendo appena finito di piovere ed essendo uscito il sole riusciamo a vedere un bellissimo arcobaleno su questo mare stupendo.
Passiamo vicino alle mangrovie dove l'oceano Atlantico si immette nel mare dei Caraibi e finalmente arriviamo a Canto de la Playa, l'ultima spiaggia dell'isola di Saona dove fortunatamente non arrivano le escursioni dei villaggi turistici.

Arcobaleno sulle piscine naturali
Mangrovie
Asinello a Canto de la Playa
Canto de la Playa - Isola di Saona
Mare stupendo e acqua di cocco

Dopo qualche ora di relax ci spostiamo (sempre con la barca) verso Mano Juan, il villaggio dei pescatori dove visitiamo la casa della tartaruga. Purtroppo le uova non si sono ancora schiuse, comunque ci spiegano il loro progetto di salvaguardia delle tartarughe. Passiamo infine per il mercatino e poi finalmente pranziamo.

Casa della tartaruga
Mano Juan - casette colorate
Stazione di Polizia
Scolari - Mano Juan
Dopo pranzo torniamo verso l'albergo e facciamo la seconda tappa alle piscine naturali, finalmente il sole ha spazzato via la pioggia e riusciamo a goderci per bene il mare. Qui ci fermiamo a ballare e bere in mare, una vera goduria.  

Io e Giada alle piscine naturali
Le meravigliose piscine naturali
Giorno 5: oggi solo relax in spiaggia, domani ci attende una nuova escursione.

Spiaggia del Viva Dominicus
Giorno 6: partiamo all'avventura al mattino presto con due camioncini da safari. La nostra guida ci mostra l'unica rete ferroviaria del paese, costruita appositamente ed unicamente per trasportare la canna da zucchero dalle piantagioni all'interno dello stabilimento, non per il trasporto di passeggeri. Assaggiamo la canna da zucchero appena tagliata. Ci fermiamo in un villaggio molto povero dove lasciamo biscotti, penne, quaderni ecc.
Non riusciamo a visitare la scuola perché oggi è chiusa. 

Camioncino da safari
Canne da zucchero e la ferrovia
Taglio della canna da zucchero



La tappa successiva è una fabbrica di tabacco dove ci spiegano passo dopo passo come si creano i sigari. Al termine della spiegazione, si possono acquistare i sigari e ce ne danno uno gratis da fumare. Non siamo fumatori, ma all'assaggio si capisce subito che non si tratta di un prodotto chimico ma del tutto naturale. 

Fabbrica di tabacco
Preparazione del sigaro
Il sigaro è terminato
Ci spostiamo per visitare il mercato di Higuey, qui la carne è esposta appesa al sole o direttamente sui banchetti, l'igiene scarseggia ed è difficile per noi deboli di stomaco sopportare la vista dei pezzi di carne ma soprattutto dell'odore del sangue. Per fortuna ci risparmiano la visita al mercato del pesce.
Comunque è sempre importante conoscere le culture altrui.

Platani
Carne nella carriola
Pezzi di maiale appesi
Semi e legumi
Polli in gabbia
Riprendiamo il camioncino e ci spostiamo in un ranch dove ci fanno assaggiare alcuni prodotti tipici, come il frutto del cacao, marmellata di passion fruit ecc.


Frutto del cacao
Arriviamo finalmente sul Rio Chavon e saliamo su una zattera di legno molto bella.
Questo fiume era usato in passato dai pirati per nascondere i tesori e nel periodo coloniale per trasportare la legna.
Qui hanno girato alcune scene di film famosi come Apocalypse Now, Rambo, Anaconda e Jurassic Park.

Ci fermiamo a mangiare la tipica comida dominicana in un ranch dove si possono ammirare farfalle, colibrì e altri piccoli animali.

Rio Chavon
La nostra zattera
Colibrì
Riprendiamo la zattera e facciamo una piccola sosta dove ci si può tuffare nel fiume grazie ad una liana (proprio in stile Tarzan), tranquilli non ci sono piraña né coccodrilli.

Gabry che si tuffa con la liana
Giorno 7-8: gli ultimi due giorni li passiamo in totale relax in spiaggia.

Gli ultimi giorni di relax
Che dire della Repubblica Dominicana... è un paese medio-povero, sicuramente non ai livelli di Haiti (con il quale condividono la metà dell'isola). I suoi abitanti sono delle persone estremamente solari e positive, accoglienti nei confronti dei turisti.
E' un paese dove avresti voglia sicuramente di ritornare.

Voi siete mai stati in Repubblica Dominicana? Se vi va lasciate la vostra esperienza nei commenti.
Al prossimo viaggio 😊

2 commenti:

  1. You made such an interesting piece to read, giving every subject enlightenment for us to gain knowledge. Thanks for sharing the such information with us to read this.
    tre farfalle trasporti esteri

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  2. Thank you sherazabbasi for reading my blog.

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