Castello di Vaduz |
Goldenes Dachl (tettuccio d'oro Innsbruck) |
DIARIO DI VIAGGIO:
Inizialmente questo week end doveva essere una toccata e fuga in Liechtenstein, piccolissimo stato incastonato tra la Svizzera e l'Austria di cui veramente pochissimi parlano o addirittura conoscono.
La mia curiosità di visitare la sua capitale Vaduz, nasce dal fatto che per me è strano che un posto che si trova a sole tre ore di macchina da Milano sia una mèta così "lontana" ed insolita per la maggior parte delle persone. Così ho cominciato ad informarmi sui siti ufficiali (http://www.liechtenstein.li/en e sul sito del turismo http://www.tourismus.li/en/welcome.cfm?) ma soprattutto mi sono fatta un'idea del luogo grazie alle recensioni di quelle poche persone che sono andate a visitarlo e di conseguenza ho cominciato a prendere appunti sulle principali attrattive turistiche del posto. C'è da considerare che la capitale conta 5000 abitanti, giusto per darvi un'idea della "grandezza" del luogo e, nonostante questo, è il paese più ricco del mondo come PIL procapite.
Poi, dato che non eravamo mai stati nell'adiacente Austria, per curiosità ho cercato la città austriaca più vicina a Vaduz ed ho trovato Innsbruck di cui già in molti mi avevano parlato e che sicuramente era una mèta che ci allettava.
Abbiamo prenotato quindi una notte in albergo a Innsbruck tramite Booking.com nell'hotel Austria Classic Binders.
Poiché avevamo soltanto il sabato e la domenica a disposizione per visitare entrambe le città, abbiamo dovuto selezionare i posti che sicuramente non potevamo perderci.
Partiamo da Milano alle h 6.30 del mattino e arriviamo a Vaduz alle h 9.30/10.
Alla frontiera Svizzera abbiamo dovuto acquistare la vignetta (costo 30€, ti danno due Franchi Svizzeri di resto).
Il primo approccio con la capitale del Liechtenstein è strano, sulla nostra sinistra il panorama desertico è attraversato dal Reno quando finalmente un cartello ci indica che siamo arrivati a Vaduz e proprio all'entrata della città scorgiamo un ponte singolare che attraversa il fiume, costruito essenzialmente di legno.
Scendo per scattare le foto ed il gelo di Febbraio comincia ad assalirmi, brrr... altro che Milano, qui si che fa freddo!
Grazie al navigatore raggiungiamo il centro della città dove vi assicuro che potete trovate tutte, o quasi, le attrazioni di Vaduz a parte il castello.
Troviamo fortunatamente un parcheggio che nel week-end è gratuito e cominciamo il nostro giretto nel centro. Non c'è anima viva in questo sabato mattina, a parte un pullmino intero di turisti giapponesi che, beati loro, si trovano ovunque mentre i negozi sono tutti chiusi.
Non mi dilungo molto su Vaduz, sicuramente posso dire che le cose che mi hanno colpito di più sono la cattedrale di St. Florin che si trova in una via al di sotto del centro storico,
il palazzo del Municipio che ha tre particolari statue di cavalli bronzei sul davanti
e senz'altro il Castello di Vaduz che è il simbolo della città ed è raggiungibile sia a piedi tramite un percorso che parte direttamente dal centro che in macchina, noi data la temperatura optiamo per la seconda opzione. Il castello, essendo abitato dai principi del Liechtenstein, purtroppo non è visitabile.
Dopo aver acquistato la classica calamita di rito, partiamo alla volta di Innsbruck. Per arrivarci ci vogliono circa due ore e mezza e per circolare sulle autostrade austriache bisogna acquistare un'ulteriore vignetta al costo di 7,90€, fortunatamente la benzina costa leggermente meno che in Italia.
Eccoci arrivati, dò il cambio alla guida a Gabry e non appena arrivati a Innsbruck quasi rischio di fare un incidente perché vengo distratta dalla bellezza della città veramente troppo carina, sviluppata sul fiume Inn con le sue casette tutte vicine e colorate.
La prima cosa che decidiamo di visitare è la Hofkirche, particolarissima chiesa gotica, caratteristica per via delle sue 28 statue di bronzo a grandezza naturale che accerchiano la tomba dell'imperatore Massimiliano I d'Asburgo. L'entrata costa 4€ a persona con audio-guida in italiano compresa nel prezzo. Sempre all'interno dello stesso edificio si può visitare il Tiroler Volkskunstmuseum (Museo dell'arte popolare tirolese) che noi però decidiamo di non vedere.
Dopo aver parcheggiato davanti al palazzo imperiale Hofburg, vicino al Landestheater e dopo aver visitato la Hofkirche troviamo l'ingresso che porta verso il centro città (ovvero Altstadt, città vecchia) dov'è situato il famosissimo Goldenes Dachl (tettuccio d'oro), per chi è interessato c'è la possibilità di visitare il Museum Goldenes Dachl dove c'è un'esposizione di oggetti appartenenti a Massimiliano I.
A due passi dal tettuccio d'oro si trova la Stadtturm torre civica di Innsbruck che ha una cupola a bulbo con l'orologio sulla quale volendo si può salire per godere della vista della città dall'alto e la Helblinghaus, bellissimo edificio gotico decorato con stucchi.
Dopo aver girato un pò tra le viuzze, la fame e la stanchezza cominciano a farsi sentire per cui decidiamo di fermarci in un pub dove cominciamo ad entrare in contatto con la gente del posto. Purtroppo mi accorgo subito che la gente è un pò "fredda" e ti squadra dalla testa ai piedi (penso che sia l'unico posto al mondo dove ho avuto quest'impressione), ai miei occhi perdono un pò di punti poiché, in quanto viaggiatrice, mi piacerebbe sentirmi la benvenuta in ogni posto che visito.
Ad ogni modo, una volta abbeverati e riposati facciamo una passeggiata oltre il fiume Inn ma ci accorgiamo che non c'è nulla di significativo da vedere per cui torniamo indietro e ci addentriamo più in fondo nel centro fino ad arrivare alla colonna di S. Anna dopo la quale si trova il Triumphforte, ovvero l'arco di trionfo.
Ritorniamo alla macchina, soddisfatti e contenti del giretto, per tornare in albergo e posare il trolley ed ecco che troviamo una brutta sorpresa...
Ganasce alle ruote e due "bei" fogli gialli con uno STOP a caratteri cubitali (fortuna che c'era anche la traduzione in italiano), in sostanza abbiamo parcheggiato sulle strisce bianche che però per loro corrispondono alle nostre strisce gialle (quelle per i residenti).
Dopo qualche attimo di panico, tentiamo di chiamare il numero di telefono indicato sul foglio ma non riusciamo a prendere la linea, fermiamo per cui dei passanti che gentilmente ci indicano dove si trova la stazione di polizia più prossima. Una volta arrivati suoniamo il campanello ma non ci risponde nessuno, amareggiati facciamo per tornare indietro quando finalmente si aprono le porte e riusciamo a spiegare ad un poliziotto, un pò in inglese un pò a gesti, il malinteso, paghiamo 21€ di multa e torniamo sollevati alla macchina per farci togliere le ganasce.
Tra l'altro vicino al centro storico è pieno di parcheggi a pagamento anche piuttosto economici, con il senno di poi ci saremmo potuti evitare queste rogne...
Dopo questa disavventura arriviamo in albergo, la ragazza alla reception è gentile e parla italiano, la nostra camera è semplice e abbastanza pulita (eccezion fatta per due capelli trovati tra le lenzuola). Ci riposiamo un pò e andiamo a cena in un ristorante vicino al Goldenes Dachl dove assaggio un piatto tipico tirolese, il Bauerngrostl ovvero una spadellata di maiale con patate e un bell'uovo all'occhio di bue al centro mentre Gabry prende un piatto con canederlo, patate e wurstel di cui non ricordo il nome, consigliati assolutamente.
Dopo cena andiamo al Cafè Sacher dove fanno la torta Sacher originale servita a fettine con la panna montata. Io personalmente l'ho trovata un pò pesante e non sono riuscita a finirla, ma quella è una mia opinione personale perché a Gabry invece è piaciuta molto.
Facciamo ancora due passi in centro e vediamo il bellissimo tettuccio d'oro illuminato, poi andiamo a dormire.
Oggi andiamo a vedere il castello di Innsbruck (Schloss Ambras) che è un pò nascosto perché per trovarlo bisogna entrare all'interno di un edificio che non ha nulla a che vedere con un castello.
Esternamente è molto carino e leggendo le recensioni nel web pare che sia molto bello anche all'interno. Data la scarsità di tempo non riusciamo a visitarlo per cui ci dirigiamo verso il Kristallwelten Swarovski ovvero il museo dell'omonima e famosissima marca che si trova a Wattens, a 20 minuti di macchina da Innsbruck. L'entrata costa 9,50€ a testa e (a parer mio) non troppo spesi bene.
Da fuori si presenta come una fontana costruita su una collinetta a forma di viso d'uomo. Al posto degli occhi sono riprodotti due brillanti Swarovski che cambiano colore mentre dalla bocca esce l'acqua della fontana (che adesso è completamente ghiacciata). All'interno invece ci sono diverse sale di artisti bizzarri con conseguente negozio finale. Al di fuori cè anche un labirinto a forma di mano. Come dicevo prima, per quanto ci riguarda, vale una visita solo dall'esterno.
E con questo, il nostro fine settimana purtroppo è giunto al termine.
Vi giro un link che mi è stato di grande aiuto per costruire il nostro week-end:
www.innsbruck.info
qui potrete trovare tutte le informazioni riguardanti la città, il sito è molto completo e c'è perfino la possibilità di comprare la Innsbruck Card, ma per un week-end è sprecata.
Auf Wiedersehen Innsbruck!
VADUZ IN BREVE:
Vaduz è la capitale del principato del Liechtenstein, uno degli stati più piccoli d'Europa
VALUTA: Franco Svizzero
LINGUA: tedesco
CLIMA: temperato in pianura, più freddo nella parte montuosa, nel periodo estivo si registrano numerosi temporali
CORRENTE: 230 volt come in Italia
FUSO ORARIO: uguale all'Italia
DOCUMENTI: carta d'identità o passaporto
INNSBRUCK IN BREVE:
Innsbruck è la quinta città più grande dell'Austria, è attraversata dal fiume Inn, infatti il nome deriva da Inn e Bruck e significa Ponte sull'Inn
VALUTA: Euro
LINGUA: tedesco
CLIMA: continentale con carattere alpino
CORRENTE: 220 volt come in Italia
FUSO ORARIO: uguale all'Italia
DOCUMENTI: carta d'identità o passaporto
Inizialmente questo week end doveva essere una toccata e fuga in Liechtenstein, piccolissimo stato incastonato tra la Svizzera e l'Austria di cui veramente pochissimi parlano o addirittura conoscono.
La mia curiosità di visitare la sua capitale Vaduz, nasce dal fatto che per me è strano che un posto che si trova a sole tre ore di macchina da Milano sia una mèta così "lontana" ed insolita per la maggior parte delle persone. Così ho cominciato ad informarmi sui siti ufficiali (http://www.liechtenstein.li/en e sul sito del turismo http://www.tourismus.li/en/welcome.cfm?) ma soprattutto mi sono fatta un'idea del luogo grazie alle recensioni di quelle poche persone che sono andate a visitarlo e di conseguenza ho cominciato a prendere appunti sulle principali attrattive turistiche del posto. C'è da considerare che la capitale conta 5000 abitanti, giusto per darvi un'idea della "grandezza" del luogo e, nonostante questo, è il paese più ricco del mondo come PIL procapite.
Poi, dato che non eravamo mai stati nell'adiacente Austria, per curiosità ho cercato la città austriaca più vicina a Vaduz ed ho trovato Innsbruck di cui già in molti mi avevano parlato e che sicuramente era una mèta che ci allettava.
Abbiamo prenotato quindi una notte in albergo a Innsbruck tramite Booking.com nell'hotel Austria Classic Binders.
Esterno - Austria Classic Binders |
Camera - Austria Classic Binders |
Poiché avevamo soltanto il sabato e la domenica a disposizione per visitare entrambe le città, abbiamo dovuto selezionare i posti che sicuramente non potevamo perderci.
Partiamo da Milano alle h 6.30 del mattino e arriviamo a Vaduz alle h 9.30/10.
Alla frontiera Svizzera abbiamo dovuto acquistare la vignetta (costo 30€, ti danno due Franchi Svizzeri di resto).
Il primo approccio con la capitale del Liechtenstein è strano, sulla nostra sinistra il panorama desertico è attraversato dal Reno quando finalmente un cartello ci indica che siamo arrivati a Vaduz e proprio all'entrata della città scorgiamo un ponte singolare che attraversa il fiume, costruito essenzialmente di legno.
Benvenuti a Vaduz |
Ponte di Vaduz |
Scendo per scattare le foto ed il gelo di Febbraio comincia ad assalirmi, brrr... altro che Milano, qui si che fa freddo!
Grazie al navigatore raggiungiamo il centro della città dove vi assicuro che potete trovate tutte, o quasi, le attrazioni di Vaduz a parte il castello.
Troviamo fortunatamente un parcheggio che nel week-end è gratuito e cominciamo il nostro giretto nel centro. Non c'è anima viva in questo sabato mattina, a parte un pullmino intero di turisti giapponesi che, beati loro, si trovano ovunque mentre i negozi sono tutti chiusi.
Non mi dilungo molto su Vaduz, sicuramente posso dire che le cose che mi hanno colpito di più sono la cattedrale di St. Florin che si trova in una via al di sotto del centro storico,
Cattedrale St. Florin |
Particolare St. Florin |
il palazzo del Municipio che ha tre particolari statue di cavalli bronzei sul davanti
Municipio Vaduz |
Particolare del Municipio |
Castello di Vaduz |
Io e Gabry - Castello di Vaduz |
Eccoci arrivati, dò il cambio alla guida a Gabry e non appena arrivati a Innsbruck quasi rischio di fare un incidente perché vengo distratta dalla bellezza della città veramente troppo carina, sviluppata sul fiume Inn con le sue casette tutte vicine e colorate.
Innsbruck |
Tomba Massimiliano I d'Asburgo |
Statue di bronzo |
Hofkirche |
Hofkirche |
Altstadt |
Particolare città vecchia |
Città vecchia |
Goldenes Dachl |
Stadtturm |
Helblinghaus |
Ad ogni modo, una volta abbeverati e riposati facciamo una passeggiata oltre il fiume Inn ma ci accorgiamo che non c'è nulla di significativo da vedere per cui torniamo indietro e ci addentriamo più in fondo nel centro fino ad arrivare alla colonna di S. Anna dopo la quale si trova il Triumphforte, ovvero l'arco di trionfo.
Colonna di S. Anna |
Triumphforte |
Ganasce alle ruote e due "bei" fogli gialli con uno STOP a caratteri cubitali (fortuna che c'era anche la traduzione in italiano), in sostanza abbiamo parcheggiato sulle strisce bianche che però per loro corrispondono alle nostre strisce gialle (quelle per i residenti).
Macchina bloccata |
Ganasce alle ruote |
Tra l'altro vicino al centro storico è pieno di parcheggi a pagamento anche piuttosto economici, con il senno di poi ci saremmo potuti evitare queste rogne...
Dopo questa disavventura arriviamo in albergo, la ragazza alla reception è gentile e parla italiano, la nostra camera è semplice e abbastanza pulita (eccezion fatta per due capelli trovati tra le lenzuola). Ci riposiamo un pò e andiamo a cena in un ristorante vicino al Goldenes Dachl dove assaggio un piatto tipico tirolese, il Bauerngrostl ovvero una spadellata di maiale con patate e un bell'uovo all'occhio di bue al centro mentre Gabry prende un piatto con canederlo, patate e wurstel di cui non ricordo il nome, consigliati assolutamente.
Bauerngrostl |
Piatto tirolese |
Torta Sacher |
Goldenes Dachl by night |
Schloss Ambras |
Da fuori si presenta come una fontana costruita su una collinetta a forma di viso d'uomo. Al posto degli occhi sono riprodotti due brillanti Swarovski che cambiano colore mentre dalla bocca esce l'acqua della fontana (che adesso è completamente ghiacciata). All'interno invece ci sono diverse sale di artisti bizzarri con conseguente negozio finale. Al di fuori cè anche un labirinto a forma di mano. Come dicevo prima, per quanto ci riguarda, vale una visita solo dall'esterno.
Kristallwelten Swarovski fontana |
Kristallwelten Swarovski interno |
Kristallwelten Swarovski labirinto |
Vi giro un link che mi è stato di grande aiuto per costruire il nostro week-end:
www.innsbruck.info
qui potrete trovare tutte le informazioni riguardanti la città, il sito è molto completo e c'è perfino la possibilità di comprare la Innsbruck Card, ma per un week-end è sprecata.
Auf Wiedersehen Innsbruck!
VADUZ IN BREVE:
Vaduz è la capitale del principato del Liechtenstein, uno degli stati più piccoli d'Europa
VALUTA: Franco Svizzero
LINGUA: tedesco
CLIMA: temperato in pianura, più freddo nella parte montuosa, nel periodo estivo si registrano numerosi temporali
CORRENTE: 230 volt come in Italia
FUSO ORARIO: uguale all'Italia
DOCUMENTI: carta d'identità o passaporto
INNSBRUCK IN BREVE:
Innsbruck è la quinta città più grande dell'Austria, è attraversata dal fiume Inn, infatti il nome deriva da Inn e Bruck e significa Ponte sull'Inn
VALUTA: Euro
LINGUA: tedesco
CLIMA: continentale con carattere alpino
CORRENTE: 220 volt come in Italia
FUSO ORARIO: uguale all'Italia
DOCUMENTI: carta d'identità o passaporto
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